Una mostra di Lorenzo Delleani   (Pagine 10 )      Fonte : Emporium - nr 364 Aprile 1925

{\rtf1\ansi\ansicpg1252\deff0\deflang1040{\fonttbl{\f0\fnil\fcharset0 Arial;}} \viewkind4\uc1\pard\fs24 CRONACHE TORINESI. \par UNA MOSTRA DI LORENZO DELLEANI E L'ASSO\'acernzivNE ANTONIO FONTANESI. \par A Torino, per iniziativa di un gruppo di artisti di tutte le scuole e di tutte le tendenze \par si costituiva \emdash qualche mese fa \emdash l'Associa\'aczione Antonio Fontanesi che, con un 'attiva e sistematica organizzazione di mostre personali e collettive intende cooperare alla restaura\'aczione delle nobili tradizioni artistiche subalpine anche a Torino minacciate dal facile mercanti\'aclismo e dalla pi\'f9 indulgente concessione alla faciloneria dilettantesca e al mestiere. La So\'acciet\'e0, alla quale hanno dato il nome e ('ap\'acpoggio artisti come Leonardo Bistolfi, Edoardo Rubino, Agostino Bosia, Giacomo Grosso, An\'acgusto Carutti e Giovanni Giani e presieduta da Felice Casorati. \par La pittrice contessina Sofia di Bricherasio Ira generosamente ceduto un appartamento ampio e quieto del suo bel palazzo. Opportu\'acnamente adattato esso accoglie in questi giorni una mostra interessantissima di quadri e di studi di Lorenzo Delleani. Questa esposizione inizia degnamente il ciclo delle attivit\'e0 disin\'acteressate e schiettamente culturali del sodalizio che intende svolgere un serio e organico pro\'acgramma di buona propaganda estetica. Infatti :I questa del Delleani seguiranno esposizioni di pit\'acture di Guglielmo Ciardi, di Vittorio Avondo. del Fontanesi e di Fattori, pochissimo noto al pubblico e agli artisti del Piemonte. E gi\'e0 si pensa ad una, per quanto umanamente possibile, completa Esposizione dell'Ottocento italiano, dalla quale non vorremmo fosse esclusa la scul\'actura che e bene ricordarlo ha dato nello \par scorso secolo artisti assai notevoli e in un certo senso innovatori e precursori quali Vin\'accenzo Vela, il Rosa, Odoardo Tabacchi e Giu\'acseppe Grandi \emdash e accenniamo soltanto ad alcuni morti. \par La mostra dellcaniana di Torino \'e8 la terza che riconduce davanti al pubblico la note \par notissima figura del paesista piemontese. La prima fu organizzata, per volont\'e0 di Leo\'acnardo distolti, fraterno amico di Delleani, nel 1907 a Venezia in essa vennero raccolti circa quaranta \bullet studi \bullet di paesi biellesi e ntonfer \par ricchi di colore e potenti di stili, i quali sono finiti in America, in una quadreria privata. Dopo la morte dell'artista fu organizzata a Torino una mostra ciclico-commemorativa, nella quale per\'f2, con molte opere preziose erano stati accolti quadri e abbozzi di minor valore, pezzi . buttati gift che nulla aggiungono alla fama dell'artista. \par Questa terza, limitata quasi esclusivamente a studi, molti dei quali stai \par esposti prima di ora sembra agli studiosi ed agli artisti la pi\'f9 degna e conclusiva. Esclusi tutti i pezzi del periodo scola stico, i quadri di soggetto sto \par rico e gli studi di genere e di interno nei quali si sente l'influenza professorale dei suoi primi maestri d'Accademia. il Gastaldi e Francesco Gamba, \par essa accoglie, con poche vaste tele, una serie di studi appartenenti al periodo migliore dell'attivit\'e0 del maestro: 1878-1897. \par Marine d' Olanda, interpretazioni realistiche, obiettivistiche ma ricche di tonalit\'e0 fini grigio azzurre della pianura e della risaia vercellese, annotazioni la \par gunari di piccolo formato, invase dall'aria e cariche di luce, singolari descrizioni della vita dei montanari, dei bifolchi e dei pellegrini sulle montagne d'O \par rapa, nei vigneti di Pollone, nei parchi patrizi della collina torinese e delle Langhe. Visivo, sensuale, antiletterario e antispirituale il Delleani non sempre \par persuade e convince: rapido, facile.sommario non rare volle si abbandona all'estemporaneit\'e0: e pi\'f9 che un pezzo di vero il suo pennello lascia sulla tela pia \par cevoli o violente macchie di colore. Ma nei suoi studi migliori quest'uomo arguto e sano, dall'occhio chiaro e dall'anima placida e fiera 'tacca la perfezione \par stilistica e canta \emdash \'e8 la parola - le sue strofe dialettali a volte gioiose a volte melanconiche con perfetta intonazione. \par ln tre pezzi, Vendemmiatrice, L'aratuna, Sera di rendemzni.t, sono fissati, in segni e tonalit\'e0 ammirabili, il colore, l'aria, il profumo, l'odore della terra, \par delle uve, delle erbe sotto cieli subalpini nu volosi o illibati. E si \'e8 portati, ammirando, a confrontare queste opere preclare con alcuni degli studi fattoriani pi\'f9 semplici ed espressivi \par e con qualche drammatica o patetica poesia autunnale dipinta da Antonio Fontanesi. La sull'arte del paesista biellese. Considerando una mostra che ha rivelato al pubblico in Sta- rotai felicilri istintiva, il Casorati ha messo in zioue (IS33) uno dei pi\'f9 forti studi del no- valore gli elementi schiettamente italiani della bile artista, mirabile per il taglio sintetico e sua arte che, semplice e chiara, celebra, an- la distribuzione delle luci sul mare, sulla terra tiletterariamente e pittoricamente, col vario e sulle cose, accoglie altri preziosi inediti: genio dei luoghi osservati e amati, la bont\'e0 e \par Case di Colonia (1883) lo studio Ne sgaariato per il quadro Verso Natale, La Porca, Pa\'acgliacci, Pianoro biellese, Preparativi per la pro\'accessione \par Inaugurando la Mostra Felice Casorati, in un breve discorso senza lirismo e senza esa\'acgerazioni panegiristiche, ha eletto molte verit\'e0 \par la umilt\'e0 delle donne della montagna, la bel\'aclezza delle piante e delle erbe e la monumen\'actaliti di certe mucche nere, magre e sfiancate che pascolano al chiaro sole sui prati che con finano coi nevai e con le petrose morene. \par \par }